Oasi degli Alberoni

I litorali dell’Alto Adriatico sono ambienti di grande interesse naturalistico, sulla rotta migratoria che dall’Africa, lungo le coste della penisola italiana, porta verso il Nord-Est europeo. E rapprentano il residuo cordone di dune, che delimitava fin dall’epoca romana, l’esteso sistema di lagune che dal Delta del Po arriva fino alla Laguna di Venezia, per proseguire alle valli di Caorle e alle Lagune di Marano e Grado. Il territorio degli Alberoni delimita ad est il bacino della Laguna di Venezia. Il litorale lungo circa 2 Km si allarga a ventaglio dai murazzi verso l’estremità Sud del Lido di Venezia. Il nucleo dell’Oasi, pineta e sistema dunoso, non esisteva fino al 1800: il mare lambiva il Forte Alberoni del 1600, oggi all’interno del campo di Golf, a circa 800 metri dalla spiaggia. La zona si formò a seguito della costruzione della diga Nord della bocca di Malamocco conclusa nel 1872. A ridosso di questo imponente manufatto la corrente marina antioraria dell’Alto Adriatico ha accumulato in qualche decennio enormi quantità di sabbia, che formano l’attuale spiaggia. Il vento, soprattutto la bora da nord-est, ha modellato il vasto sistema di dune, tra i meglio conservati dell’Alto Adriatico, sul quale si è insediata la vegetazione tipica del litorale veneto. Significative sono le dune nell’area a nord degli stabilimenti balneari, tra le più alte reperibili nell’Alto Adriatico, fino a 8-10 metri. A nord-ovest di queste, dietro lo storico murazzo Zendrini; prototipo delle difese a mare della Serenissima, si estende l’area “Valmarana”, importante corridoio ecologico tra mare e laguna, con una vegetazione tipica degli ambienti umidi salmastri.
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